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La Legge di Hick, formulata dagli psicologi William Edmund Hick e Ray Hyman negli anni ’50, afferma che il tempo necessario per prendere una decisione aumenta in modo proporzionale al numero di opzioni disponibili. In altre parole, più scelte abbiamo davanti, più il nostro cervello fatica a elaborarle, portando a un processo decisionale più lento e talvolta stressante.
Questa legge trova applicazione in numerosi ambiti, dal design UX alla psicologia cognitiva, dal marketing all’economia comportamentale. Vediamo come si manifesta nella vita reale e perché è fondamentale comprenderla per ottimizzare le esperienze decisionali.
La legge si basa sul concetto di carico cognitivo: quando ci troviamo di fronte a molteplici opzioni, il nostro cervello deve:
Valutare ogni alternativa
Confrontarle tra loro
Soppesare pro e contro
Più scelte ci sono, più questo processo diventa complesso e dispendioso in termini di tempo ed energia mentale.
Hick e Hyman hanno espresso la legge attraverso una formula:
Dove:
RTRT = Tempo di reazione (decision time)
aa e bb = Costanti legate all’individuo e al contesto
nn = Numero di opzioni disponibili
Questa relazione logaritmica indica che, anche se il numero di opzioni cresce esponenzialmente, il tempo di decisione aumenta in modo più controllato, ma comunque significativo.
Nel web design e nella progettazione di app, troppe opzioni possono paralizzare l’utente. Esempi:
Menu di navigazione: Un sito con troppe voci nel menu (es. Amazon senza una buona categorizzazione) rende difficile trovare ciò che si cerca.
Pagine di checkout: Troppi campi da compilare o troppi metodi di pagamento possono aumentare l’abbandono del carrello.
Netflix e il “paradosso della scelta”: L’enorme catalogo di film può portare a uno scrolling infinito senza che l’utente scelga davvero.
Soluzione:
Limitare le opzioni (es. Google Search mostra pochi risultati per pagina).
Categorizzare le scelte (es. Amazon usa filtri avanzati).
Usare default intelligenti (es. impostazioni predefinite che guidano la scelta).
Supermercati: Troppi prodotti simili (es. 50 tipi di yogurt) possono indurre indecisione o far rimandare l’acquisto.
Siti di e-commerce: Troppe varianti di un prodotto (colore, taglia, modello) possono ridurre le conversioni.
Piani tariffari: Offrire 10 diverse opzioni di abbonamento (es. telefonia mobile) può confondere il cliente invece di aiutarlo.
Soluzione:
Offrire raccomandazioni (“Il più venduto”, “Scelta conveniente”).
Filtrare le opzioni meno rilevanti.
Usare bundle pre-configurati (es. “Pacchetto famiglia” invece di far scegliere singoli servizi).
I medici spesso devono prendere decisioni rapide basate su molteplici dati.
Diagnosi differenziale: Più opzioni ci sono, più tempo serve per arrivare a una conclusione.
Farmaci: Se un paziente ha troppe prescrizioni, potrebbe dimenticarne alcune o assumerle in modo errato.
Soluzione:
Linee guida chiare che riducono le opzioni in base ai sintomi.
Checklist strutturate per evitare errori.
Moduli complessi con troppi campi aumentano la frustrazione e gli errori.
Troppe opzioni di servizi possono confondere i cittadini (es. scegliere tra 10 tipi di permessi diversi).
Soluzione:
Semplificare i moduli (es. Gov.uk è un esempio di design chiaro).
Guide passo-passo per aiutare nella compilazione.
Scelta del ristorante: In una città con centinaia di locali, spesso si finisce per scegliere quello già conosciuto.
Scelta di un percorso universitario: Troppi corsi disponibili possono portare a indecisione e ansia.
Soluzione:
Ridurre le opzioni in anticipo (es. “Voglio solo ristoranti italiani”).
Chiedere consigli per filtrare le alternative migliori.
La Legge di Hick ci insegna che meno è spesso meglio. Per ottimizzare i processi decisionali, possiamo:
✅ Ridurre le opzioni non necessarie
✅ Organizzare le scelte in categorie logiche
✅ Usare impostazioni predefinite intelligenti
✅ Guidare l’utente con raccomandazioni
Che tu sia un designer, un marketer o semplicemente una persona che vuole prendere decisioni più veloci, comprendere questa legge ti aiuterà a migliorare l’efficienza e ridurre lo stress nelle scelte quotidiane.
“La libertà di scelta è un bene, ma troppa libertà può paralizzarci.” — Barry Schwartz, The Paradox of Choice
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Luigi De Santis esperto formatore soft skills e scrittore libri self help.
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